Una riunione dai toni eccessivamente cordiali. Il pranzo di lavoro tra i ministri degli esteri europei e il responsabile della diplomazia russa Sergey Lavrov, ha destato più di qualche perplessità tra giornalisti e diplomatici. Al centro delle discussioni, il dossier ucraino. Per Lavrov i fatti di Kiev non avranno strascichi nelle relazioni tra Mosca e Bruxelles:“Spingere gli ucraini a scegliere l’Europa è come affermare che la Russia non abbia interesse a cooperare con l’Europa e stia tentando di spingere l’Ucraina e gli altri paesi del partenariato orientale da un’altra parte. Non è assolutamente vero”.
Toni diplomatici anche per Catherine Ashton che ha sottolineato come un futuro avvicinamento di Kiev a Bruxelles avrà effetti positivi anche per Mosca:“La Russia beneficerà della stabilità e del benessere che l’accordo di associazione porterà ai diversi paesi, tra cui l’Ucraina. L’accordo per l’area di libero scambio è completamente compatibile con gli altri accordi esistenti e rispetta le relazioni tra la Russia e i suoi vicini”.
L’ostentata calma di Ashton e Lavrov non sembra però corrispondere con l’atmosfera generale a Bruxelles. Domenica in un tweet il responsabile europeo per l’allargamento Stefan Fule aveva annunciato lo stop ai negoziati con Kiev. La notizia ha irritato non pochi ministri degli esteri, che hanno prontamente smentito il commissario. I negoziati con l’Ucraina, dunque, vanno avanti, così come le relazioni diplomatiche con Mosca. Dal ministro degli esteri Bonino la conferma per gennaio 2014 del vertice annuale tra Unione europea e Russia.