A un anno dalla strage nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, nel Connecticut, nulla è cambiato. Da quel 14 dicembre 2012, quando il ventenne Adam Lanza uccise venti bambini e sei insegnanti, nessuna legge ha reso più difficile il possesso di armi da fuoco, e altre 28 sparatorie in comprensori scolastici hanno terrorizzato il Paese.
Gli appelli di Barack Obama al Congresso, condizionato dalle lobby delle armi, sono caduti nel vuoto. Il presidente americano, che con la moglie Michelle ha ricordato le vittime innocenti della Sandy Hook, è tornato a ripetere: “Dobbiamo fare di più per evitare che gente pericolosa metta le mani su una pistola così facilmente”.
Mentre Newtown rievocava silenziosamente il doloroso massacro, chiedendo ai media di non accendere i riflettori sulla cittadina, in Virginia decine di persone hanno sfidato il gelo e hanno manifestato davanti alla National Rifle Association (NRA), potente lobby che si batte per la difesa del diritto costituzionale al possesso e al porto di armi da fuoco.