No all’uso della forza e amnistia per i manifestanti arrestati. Il Presidente ucraino Viktor Yanukovich cerca di calmare la rivolta filoeuropeista, accogliendo l’invito degli ex Presidenti a partecipare ai negoziati con le varie anime della protesta.
Presenti anche il patriarca di Kiev, schieratosi con la piazza, e il leader dell’opposzione Vitali Klitschko, secondo il quale le autorità hanno respinto le loro richieste.
E dal carcere, Yulia Tymoshenko, attraverso la figlia Ievhenia, invita gli ucraini a non mollare: “La nostra protesta fino ad ora è stata pacifica e legittima. Dobbiamo continuare su questa strada – dice la giovane figlia della leader della rivoluzione arancione – Se riusciremo a mobilitare un numero sempre crescente di persone, avremo più possibilità di ottenere una vittoria pacifica e legittima”.
Domenica il confronto si sposterà in piazza. A pochi metri da Maidan, simbolo della rivolta, migliaia di persone sono attese dall’est del Paese, tradizionalmente filorusso, per sostenere Ianukovich. E la l’ombra di Mosca continua ad allungarsi sull’Ucraina. Martedì Yanukovich firmerà con Vladimir Putin l’accordo bilaterale per ripristiare i rapporti commerciali.