In Egitto sono state rilasciate ventuno donne incarcerate il mese scorso per avere partecipato a una manifestazione in favore del presidente destituito Mohamed Morsi.
A quattordici di loro è stata ridotta la condanna da undici anni di prigione a un anno con sospensione della pena. Alle altre sette, minorenni, sono stati invece imposti tre mesi di libertà condizionata.
Tra le donne incarcerate, anche la moglie e la figlia di Ramadan Abdul Hamid: “Non apparteniamo ad alcun gruppo politico o organizzazione – ha detto -. Hanno detto che ogni persona arrestata fa parte dei Fratelli Musulmani. Nessuno nella mia famiglia, in quella di mio padre, in quella di mia moglie ha appatenenze politiche”.
La condanna è avvenuta il 27 novembre e ha scatenato la protesta dei famigliari e dei difensori dei diritti umani in Egitto, dove l’allontanamento dal potere da parte dell’esercito di Morsi – il primo Presidente eletto in modo democratico – continua a scatenare disordini.