In che modo gli immigrati possono avere accesso all’istruzione nelle società in cui arrivano e integrarsi più facilmente? E’ il tema di questa puntata.
– Cile: uno scatto verso l’integrazione
A Santiago del Cile il numero di immigrati è aumentato grazie alla costante crescita economica. Nel quartiere Yungay, la loro presenza è cresciuta del 55% negli ultimi dieci anni. Incontriamo due ragazzini, Pablo e Maxi che alla Escuela Republica de Panama hanno imparato a conoscersi, grazie a un laboratorio interculturale di fotografia.
L’idea del laboratorio è nata da tre donne del collettivo fotografico “El Juego de la Mirada”. “Il fenomeno della migrazione era molto silenzioso, a livello mediatico era mostrato solo in modo molto negativo”, spiega una delle ideatrici, Natalia Araya. “Abbiamo deciso di avviare questo laboratorio con metà alunni cileni e l’altra metà stranieri, affinché potessero conoscersi attraverso le fotografie”.
– Cina: una scuola per figli di immigrati
La scuola Tongxin, a Picun, un villaggio alla periferia di Pechino, è stata aperta nel 2004 in un’ex fabbrica per accogliere i ragazzi che non hanno accesso alla scuola pubblica. Sono figli di contadini immigrati, senza il diritto all’istruzione statale in base a una legge che ha imposto limiti severi sul cambio di residenza. La scuola trova qualcuno che li aiuta a pagare le tasse scolastiche o offre direttamente un’istruzione gratuita.
Tongxin non è l’unica scuola per bambini immigrati in Cina. Gran parte sono quasi delle organizzazioni di beneficenza, devono lottare per ottenere le risorse necessarie e personale qualificato e spesso chiudono per mancanza di permessi ufficiali.
– Danimarca: accoglienza al femminile
Il centro danese per il genere, l’eguaglianza e la diversità, KVINFO ha sviluppato un approccio insolito all’integrazione delle donne immigrate. Queste ultime vengono affiancate a donne attive nel mercato del lavoro danese.
Si chiama “Mentor Network” ed è nato nel 2002. Da allora oltre 3500 immigrate hanno partecipato a questo progetto e sono stati aperti quattro uffici in tutto il Paese. Attualmente le donne che vengono assistite sono circa 1300.
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