Questo femore umano risalente al Pleistocene ha rivelato la più antica sequenza di dna finora studiata.
L’osso, trovato in una grotta spagnola nel 1990, apparteneva a un ominide di 400mila anni fa ed ha fornito notizie soprendenti.
L’individuo viveva nel nord della Spagna ma aveva caratteristiche che lo apparentano a un tipo di ominide le cui tracce portano migliaia di chilometri più a est, in Siberia:
Il paleontologo Juan-Luis Arsuaga è lo scopritore dei reperti:
“Adesso potremo capire meglio come si è prodotta l’evoluzione che ha portato all’uomo di Neandertal e alla nostra specie e quali siano state le relazioni fra specie e linee evolutive diverse all’orizzonte di mezzo milione di anni fa.”
La caverna Sima de los huesos, dove sono stati ritrovati i resti di una trentina di ominidi e di animali, oltre al segmento di femore studiato, ha la caratteristica di avere un tasso di umidità e una temperatura praticamente costanti, condizioni ideali per favorire la conservazione dei reperti.
L’uomo di Sima ha dunque tratti in comune con l’uomo di Denisova e non con quello di Neandertal.
La derivazione verso quest’ultima specie, in Europa, dovrà dunque forse essere spostata a un tempo più recente rispetto a quanto finora ritenuto dai paleontologi.