Assume i contorni di un’insurrezione militare contro la presidenza yemenita, l’attentato al Ministero della Difesa di Sanaa che martedì ha fatto oltre una ventina di morti e un centinaio di feriti.
A spianare la strada agli assalitori, un’autobomba che si è scagliata contro un’entrata del complesso ministeriale.
Approfittando dell’esplosione e del caos che ne è seguito, un commando di uomini in uniforme militare ha poi fatto irruzione nella struttura, prendendo di mira un ospedale in via di ristrutturazione.
Fonti dello stesso Ministero sostengono che dopo una lunga e violenta sparatoria, la maggior parte dei membri del commando siano stati uccisi dalle forze dell’ordine.
Sul posto si è poi subito recato il presidente yemenita Abd Rabbo Mansur Hadi.
Nel silenzio delle autorità, il fatto che gli assalitori indossassero uniformi militari potrebbe confermare la ricostruzione di alcuni media arabi, che imputano l’attacco a una frangia dell’esercito, avversa al nuovo Capo di Stato e legata al suo predecessore Abdallah Saleh.