A Kiev il premier avverte gli oppositori: "occupazioni e violenze sono atti criminali"

2013-12-04 3

Anche dopo il fallito voto di sfiducia contro il governo l’opposizione ucraina chiede le dimissioni dell’esecutivo.
Migliaia di persone continuano a dimostrare davanti alla sede del premier Mykola Azarov. Anche in parlamento l’opposizione cerca di attuare misure di ostruzionismo. Ma il presidente Yanukovitch non molla. Diversi oppositori sono stati arrestati e processati per direttissima. L’accusa è quasi sempre adunata sediziosa e attentato agli organi costituzionali. Almeno 9 finora le persone condannate a pene detentive. Ufficialmente ci sarebbe una delegazione ucraina a Bruxelles per continuare a discutere di partenariato. La Commissione europea ha però smentito.

Fra la gente in strada la speranza è sempre legata a una scelta proeuropeista della politica: “Il popolo, i giovani lottano per un futuro migliore. E questo futuro è legato all’Europa”.

Malgrado le dichiarazioni distensive dei giorni scorsi la polizia, a volte provocata, a volte no, ha reagito con violenza alle proteste. Molte persone sono state ferite. Lo sciopero generale convocato dall’opposizione sta funzionando nell’ovest del paese. non nell’est russofono.

Comunque le proteste restano una spinanel fianco dell’esecutivo. Il premier Azarov ha detto: “alcune forze politiche vogliono solo distruggere e spingono per le violenze, per l’occupazione illegale di sedi pubbliche e il blocco dello Stato. Sono atti criminali”.

Dall’inatteso voltafaccia di Kiev, che ha deciso di non firmare il partenariato con l’Unione europea a favore di un riavvicinamento verso Mosca, ad oggi, le proteste contro il governo sono andate aumentando. Nella capitale la gente è rimasta in strada malgrado temperature polari. Resta da vedere fino a quando il potere continuerà a tollerare queste aperte manifestazioni di sfida.
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