Talidomide, storico risarcimento per vittime in Australia e Nuova Zelanda

2013-12-02 4

Si chiude con uno storico accordo per un risarcimento da 63 milioni di euro la causa collettiva intentata dalle oltre cento vittime australiane e neozelandesi del Talidomide. Il farmaco, prescritto cinquant’anni fa alle donne in gravidanza come rimedio contro la nausea, provocò malformazioni in migliaia di neonati.

Peter Gordon, rappresentante legale delle vittime, ha detto che “le reali dimensioni dei danni provocati dal Talidomide sono state sottovalutate. “In particolare – ha aggiunto – il numero delle persone affette da malformazioni a causa del farmaco è molto superiore a quello che la gente ritiene. Non solo in Australia o in Nuova Zelanda, ma in ogni paese in cui è stato distribuito”.

Oltre al risarcimento, l’accordo prevede la fornitura di cure alle vittime per il resto della loro vita. Un risultato accolto con soddisfazione da Monica McGhie, 50 anni, nata senza arti per effetto del Talidomide.

L’intesa è stata raggiunta con la multinazionale Diageo, che ha rilevato l’azienda che distribuiva il farmaco. Non pagherà nulla invece il fabbricante tedesco Grunenthal, che ha evitato una class action.

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