Migliaia di persone si sono riversate in piazza a Kiev per protestare contro il passo indietro del governo ucraino, che ha deciso di rinunciare alla firma di un accordo di associazione con l’Unione Europea, prevista il 29 novembre a Vilnius.
L’opposizione, che ha organizzato la manifestazione, accusa il presidente Viktor Ianukovitch di una gestione miope del Paese e di subalternità a Mosca, che vuole che l’Ucraina entri nell’unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakhstan.
Durante il corteo militanti del partito ultranazionalista Svoboda hanno assaltato e distrutto un presidio del partito comunista sotto una statua di Lenin.
Non molto lontano dai cortei pro-Europa, si è tenuta una manifestazione anche dei sostenitori del presidente Ianukovitch.
Per l’Ucraina la Russia è il primo partner commerciale e il principale fornitore di gas metano. Con questo dietrofront Kiev si è messa al riparo da, più volte minacciate, ritorsioni da parte di Mosca.