La Moldavia si spacca sulla firma dell’accordo di associazione con l’Unione Europea che istituirebbe un’area di libero scambio. Il Paese dell’ex Unione Sovietica risente ancora dell’influenza di Mosca. Il 48% dei cittadini, stando agli ultimi sondaggi, sostiene l’integrazione dell’Unione doganale russa. Per dire ‘‘no’‘ all’Europa in oltre 15mila sono scesi in piazza a Chisinau chiamati a raccolta dal Partito Comunista, che siede all’opposizione.
“Il Governo moldavo ci ha mentito, ha mentito al suo popolo,” ha detto Vladimir Voronin, ex presidente moldavo e leader del Partito comunista. “Il Governo non ha interpellato nessuno, ha ignorato il parlamento e l’opinione pubblica. Vogliono firmare un documento segreto nel corso del summit che si terrà in Lituania a Vilnius il 28 e il 29 novembre.”
“L’Europa è l’unica opzione nell’interesse della nazione”: questa la ragione del fronte del sì che si è raccolto il 3 novembre scorso nella capitale moldava. Decine di migliaia di cittadini hanno sfilato alla manifestazione voluta dalla coalizione al potere.