http://www.pupia.tv - Napoli. Oltre 5mila imprese napoletane rischiano la chiusura a causa della stangata Tares, le cui tariffe sono più che raddoppiate rispetto alla vecchia Tarsu per categorie come bar, ristoranti, pasticcerie, fioristi, pescherie, ortofrutta. Un ristorante di medie dimensioni, per fare un esempio, sarà costretto a pagare una Tares di circa 16mila euro rispetto ai 7mila della vecchia Tarsu, mentre un piccolo locale passa da 2500 a 5200 euro. Stabilimenti balneari e ristoranti di maggiori dimensioni pagheranno fino a 30mila euro l'anno. Un piccolo negozio di fiori passa da 1300 a 3400 euro. Cifre insostenibili in un momento di crisi drammatica. Le categorie sono in stato di agitazione e se non arriveranno risposte non escludono ogni altra forma di protesta. Oltre al danno, c'è la beffa, perché le nuove tariffe sono il doppio o in certi casi addirittura il triplo di quelle in vigore in altri grandi Comuni italiani, come Milano, Firenze e Bologna, a fronte di un servizio assolutamente carente. Dall'amministrazione comunale, intanto, arriva l'apertura al dialogo per ascoltare le ragioni dei ristoratori colpiti dalle bollette Tares da record. (20.11.13)