Slogan forcaioli a Londra. Al via il processo per l'assassinio del soldato Rigby

2013-11-18 11

Al via a Londra fra proteste e invocazioni alla pena di morte il processo ai presunti assassini di Lee Rigby, il militare ucciso lo scorso maggio nella capitale britannica.

All’appello dei nazionalisti del British National Party, una folla di manifestanti ha chiesto davanti al tribunale “vera giustizia” e scandito slogan contro la comunità musulmana.

Sul banco degli imputati due cittadini britannici di origini nigeriana, che all’udienza preliminare hanno insisito per farsi chiamare con i nomi assunti dopo la loro conversione all’Islam.

Venticinque anni, veterano dell’Afghanistan, Lee Rigby era stato assalito in pieno giorno non lontano dal complesso militare di Woolwich.

L’autopsia aveva poi rivelato che a causare la morte erano stati ripetuti fendenti all’arma bianca.

Brutalità e dinamica dell’aggressione avevano suscitato accese reazioni in tutto il Regno Unito, inducendo il premier Cameron a parlare di “attacco allo stile di vita britannico” e a tentare di placare gli animi, esasperati da manifestazioni dei nazionalisti, a tratti degenerate in violenze.

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