Filippine, lotta contro la fame

2013-11-18 7

La corsa agli aiuti è ormai la quotidianità nelle Filippine. A 10 giorni dal passaggio del ciclone Haiyan l’arrivo di generi di prima necessità, con l’elicottero dell’agenzia statunitense, torna ad essere l’unica opportunità per sfamarsi. A San José, nella provincia di Leyte, c‘è un disperato bisogno di tutto.

Nella provincia di Samar il 90% delle abitazioni è andato distrutto, come le imbarcazioni che da sempre hanno sfamato con la pesca la popolazione locale. Persa così ogni possibilità di sostentamento autonomo, per combattere la fame dilagante.

Un abitante dell’isola di Manicani:
“In queste condizioni è davvero difficile sopravvivere perché le nostre barche e canoe non ci sono più, non possiamo pescare senza stivali, abbiamo davvero bisogno di aiuto altrimenti non ce la faremo a sfamarci”, gli fa eco una donna: “Abbiamo bisogno di un riparo, almeno una tenda, perché così viviamo sotto la pioggia”.

La fetta di popolazione non raggiunta ancora da alcun tipo di aiuto resta grande e aumentano i timori delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie per le loro condizioni di salute. Tra gli interrogativi anche quello sui tempi della ricostruzione, per la quale la Banca Mondiale ha concesso un prestito eccezionale di 500 milioni di dollari.

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