Assolti perché privi di responsabilità penali. Dopo otto mesi di udienze è questa la sentenza per gli imputati del processo per il naufragio della Prestige: il capo sala macchine, Nikolaos Argyropoulos, il responsabile della Marina mercantile spagnola dell’epoca, José Luis Lopez-Sors e il comandante della petroliera, Apostolos Mangouras, condannato però a nove mesi perché giudicato colpevole di disobbedienza grave (l’uomo rifiutò l’aiuto dei rimorchiatori). Il verdetto è arrivato undici anni dopo la catastrofe avvenuta il 19 novembre 2002 quando la petroliera, battente bandiera delle Bahamas, rimasta per sei giorni alla deriva, si spezzò in due. Tutto il carburante a bordo, circa 67mila tonnellate, si riversò nell’oceano. L’immensa marea nera inquinò 1700 chilometri di litorale spagnolo, francese e portoghese, provocando danni inestimabili all’ambiente.
