Nuovo attacco terroristico in Cina, otto giorni dopo l’attentato kamikaze di piazza Tienanmen. È di un morto e otto feriti il bilancio di una serie di esplosioni all’esterno della sede provinciale del Partito Comunista a Taiyuan, nella provincia nord-orientale dello Shanxi.
Gli ordigni rudimentali, sistemati in alcune aiuole, contenevano sfere di metallo di piccole dimensioni. Due testimoni parlano di un boato seguito da una colonna di fumo e dall’esplosione di un minibus.
Il nuovo attacco segue l’attentato suicida di piazza Tiananmen del 28 ottobre che aveva provocato cinque morti. Il governo cinese ha attribuito la responsabilità di quell’attacco all’organizzazione separatista che rivendica l’indipendenza della regione autonoma dello Xinjiang, abitata dalla minoranza etnica dei uiguri, di lingua turcofona e fede musulmana. Cinque persone di etnia uigura sono state fermate dalla polizia in relazione all’attentato di Pechino.