La scoperta del tesoro nazista, la collezione ritrovata a Monaco, potrebbe riscrivere la storia dell’arte del ’900.
La collezione non include solo dipinti del secolo scorso, ma anche quadri che risalgono al XVImo secolo. In totale si tratta di 1285 tele e 121 opere incorniciate.
Alcuni dei quadri erano sconosciuti, come uno Chagall datato 1920 e un raro autortitratto di Otto Dix, dipinto nel 1919.
“Quando sei di fronte a queste opere, che si ritenevano fossero scomparse o distrutte, la sensazione di gioia è incredibile – spiega Meike Hoffmann, docente dell’Università di Storia dell’Arte di Berlino – Sono in condizioni relativamente buone, alcune di loro sono sporce, ma non danneggiate”.
Un tesoro, del valore di oltre un miliardo di euro, accumulato da Hildebrand Gurlitt, a cui i nazisti affidarono il compito di venderlo. Opere trafugate ai collezionisti ebrei che Gurlitt figlio ha tenuto nascoste, vendendone una ogni tanto. Sono rimaste nascoste per 70 anni.
Alcuni quadri erano esposti nei musei tedeschi fino al 1937, poi rimossi perché il Terzo Reich considerava impressionismo, cubismo e modernismo arte degenerata.