1500 capolavori del ’900, un valore sicuramente superiore al miliardo di euro, ma per molti esperti impossibile da quantificare.
Un vero e proprio ‘tesoro’ è stato ritrovato in un appartamento a Monaco di Baviera. Si tratta di capolavori di artisti come Picasso, Matisse, Renoir e Chagall confiscati dai nazisti durante il Terzo Reich e che si ritenevano andati distrutti nei bombardamenti.
“Quei dipinti – se non sono dei falsi – non hanno prezzo – spiega Natsot Wilhelm Warning, esperto d’arte – Il loro valore è incalcolabile perché il prezzo dipende dal mercato e, ad esempio, le opere che i nazisti definirono arte degenerata possono raggiungere prezzi incredibili”.
Una parte importante delle opere rinvenute – ormai al sicuro in un deposito della dogana vicino Monaco – proverrebbero dalla spoliazione degli ebrei, le cui collezioni d’arte furono confiscate o rivendute.
“Questo caso svela la vastità dell’organizzazione dedita al furto di opere nei musei e nelle collezioni private – sostiene Ruediger Mahlo, rappresentate della conferenza ebraica in Germania – Collezioni private che appartenevano quasi tutte a proprietari ebrei”.
Il ritrovamento è avvenuto nella primavera 2011, ma a darne notizia è stato solo ora il settimanale Focus. A Hitler piacevano dipinti romantici che idolatravano la visione del superuomo tedesco. Impressionismo, cubismo e modernismo non trovavano posto nel Terzo Reich.