Parigi celebra gli Etruschi. I costumi, gli affari, l’architettura, l’arte: l’esposizione del “Musée Maillol”, a cura della direttrice artistica Patrizia Nitti è “un inno alla loro vita”, come vuole il titolo della mostra che racconta la loro quotidianità.
250 tesori svelano il volto finora inedito di questa civiltà ricostruendo l’avventura che la vide protagonista tra il IX e il II secolo a. C in Etruria, oggi corrispondente alle regioni Toscana, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia.
“Questa esposizione dimostra che non esiste una sola civiltà etrusca e neanche una sola arte etrusca” – spiega Vincent Jolivet, archeologo e consulente scientifico del museo Maillol. “Si tratta veramente di un popolo della diversità, frutto della mescolanza, che è stato in grado di accogliere ogni sorta di influenza e di integrarla non in maniera piatta e univoca ma, al contrario, in modo molto diverso a seconda delle differenti città ed epoche”.
Le opere provengono dai più importanti musei italiani ed europei. In mostra ci sono reperti di oreficeria, sculture, bronzi, lavori di ceramica e artigianato. Tanti oggetti, ognuno dei quali porta inciso il viaggio misterioso degli Etruschi fatto di incontri e scambi con le altre civiltà del Mediterraneo, come sottolinea ancora Vincent Jolivet: “Ci sono degli oggetti difficili da decriptare o, per meglio dire, interessanti da decifrare. Ci sono alcuni pezzi che lasciano pensare a un’influenza egiziana e questo può essere vero. Altri sembrano avere dei legami col mondo fenicio o cartaginese, e anche questo è possibile. Anche il mondo greco è molto presente.”
L’esposizione va volutamente oltre le note testimonianze funerarie scoperte dal XIX secolo. Vuole essere, come recita il nome, “un inno alla vita” degli Etruschi, oltre il culto dei morti. Una riflessione documentata su un popolo che amava vivere, fatto di mercanti e commercianti aperti al mondo. Il ritratto di una civiltà viva e moderna, tutta da scoprire fino al 9 febbraio 2014.
http://www.museemaillol.com