L'ultimo saluto al caporale Giuseppe Luca Rizzi

2013-10-16 17

L'ultimo saluto a Giuseppe Luca Rizzi
http://youtu.be/GC7Jtbhd9Mg

Si sono tenuti oggi pomeriggio, a Barletta, i funerali di Giuseppe Luca Rizzi (21 anni), caporale dei parà della Folgore, coinvolto sabato scorso nei pressi di Pisa in un incidente stradale che gli è costato la vita. Deceduto nello scontro anche un altro parà, Fabio Grendene (19 anni), di Milano. Nella mattinata la salma ha ricevuto le condoglianze della cittadinanza, presso la camera ardente allestita all'interno del Teatro Curci.

Tanta gente ad abbracciare idealmente tutti i cari e i parenti della vittima: ragazzi, amici di scuola e non solo, gente affacciata alle finestre lungo il corteo a porgere il proprio saluto, cittadini che hanno sentito il dovere di salutare un martire della patria. L'ovvietà a volte è stupida, ma oggi ci sentiamo di dire che non si può morire per il proprio Paese, solo si può e si deve vivere per il proprio Stato. Per questo, parlare della morte di ragazzi poco più che ventenni moltiplica il dolore. E il dolore potrebbe trasformarsi in rabbia, pensando che il caporale Luca Rizzi si era arruolato volontario presso il R.A.V. di Capua solo il 25 giugno 2013 e di qui spostato a Pisa solo il 9 settembre.

Sino a questo momento non si conoscono con certezza le effettive cause dell'incidente. Le notizie in possesso ci dicono che la tragedia si è consumata intorno alle 10.45, lungo l'Aurelia, nei pressi della base americana di Camp Darby, in provincia di Pisa. I militari tornavano da un servizio di guardia, effettuato nella caserma Lustrissimi di Livorno, verso la caserma Gamerra- Capar (Centro di addestramento dei paracadutisti) di Pisa, dove prestavano regolare servizio. Il veicolo dell'esercito, un Ducato, si scontra frontalmente con un autoarticolato che transita in senso opposto. Il conducente del tir, Daniele Ambrosini (42 anni, di Massa) , che trasportava lastre di marmo è uscito praticamente illeso dallo scontro.

La carcassa del Ducato diventa così la bara per i due giovanissimi parà; dopo l'impatto restano feriti il primo caporal maggiore Daniele Rotondi e i caporali Roberta De Nuccio, Maria Iacovelli, Luca Leone e Filippo Monteserrato, ora ricoverati all'ospedale pisano di Cisanello.

I momenti più toccanti della cerimonia religiosa sulle note di una tromba che saluta per l'ultima volta il feretro, nella Preghiera del Paracadutista, nella compostezza del dolore dei familiari della vittima, in quel "Presente" gridato dai suoi commilitoni al momento dell'appello, nelle parole di Don Ruggero Dimastrodomenico.

Il sacerdote rammenta: "La morte non è la fine; donare, amare è vivere per sempre; nell'adempimento del suo dovere, nel soccorrere gli altri Luca vive. Tanti nostri giovani sono chiamati come Gesù ad essere consolatori e operatori di pace. Per Luca la vita militare non era un ripiego come spesso siamo portati erroneamente a pensare. Quello di Luca era un sogno, assolutamente libero e volontario ed oggi si è realizzato. Vola Luca, vola, non ti stancare. Aiuta noi a seguire sempre la pace, ad essere fedeli, giusti."

fonte: http://bat.ilquotidianoitaliano.it