Un libro per "dar ordine a queste note di viaggio, raccolte nel corso di un ventennio, durante i miei soggiorni estivi in Grecia". Così Cesare Padovani descrive il suo libro "Paflasmòs. Il battito del Mar Egeo. Viaggio nell'anima della Grecia" che sarà al centro di una "Conversazione con l'autore" presso le Sale antiche della Biblioteca civica Gambalunga sabato 12 ottobre alle ore 17,30.
"Si tratta di una "rapsodia" di luoghi della grecità" prosegue Padovani "riunita in dodici capitoli, che possono essere considerati come racconti autonomi, tenuti insieme dalla poetica dell'interrogare persone, cose, avvenimenti, e dell'interrogarmi. Ogni capitolo è preceduto da una breve sosta, dedicata ad un poeta, ad un filosofo, oppure ad un'epoca del pensiero remoto o recente, dal cui spirito viene tinteggiato il sottofondo dell'intero episodio". Una Grecia che negli ultimi anni è tornata ad occupare le prime pagine dei giornali, non per la sua ricchezza culturale, quanto per la grave crisi economica affrontata. "Un mese fa eravamo ad Atene per incontrare l'editore greco, ed è stata una pena, un dolore, un dolore anche fisico, vedere Atene rassegnata. Con le saracinesche abbassate e tutti mogi" ha raccontato l'autore.
Un'attualità che l'assessore alla Cultura Massimo Pulini non ha mancato di evidenziare. "Per come le cronache raccontano la Grecia dipinta come spauracchio. E questo libro, un vero e proprio libro di viaggio nel contempo fisico e mentale, ha il merito di ricordarci come la Grecia sia invece quella sorgente di parole e icone che ha dei rivoli in tutti noi."
"In questa mia avventura "acustica" -- prosegue Padovani - (paflasmós, infatti, è il rumore dell'onda che s'infrange sulla battigia), mutuando un aforisma di Heidegger ho inteso scrivere per capire e, appunto in virtù di questa disponibilità, essere più greco dei greci: ho cercato di ricucire ogni incontro (isole, cimeli, paesaggi, figure umane, cibi, naufragi, evocazioni mitologiche, personaggi) con il filo del mio vissuto, "attento alla parola" come ha osservato Ennio Grassi, che prende corpo indagando sui perché delle cose e dell'esistere, mentre "inciampavo" su scorie di un mondo che va seppellendo la sua stessa identità. Inevitabilmente, e quasi senz'accorgermene" ha proseguito Padovani "la mia scrittura spesso ha preso il sopravvento "costringendomi" a narrare stati d'animo che mai mi si sarebbero rivelati. Sicché, anche un fenomeno semplice, quotidiano, anche scaduto nel mare delle nostre ovvietà (un tramonto, il vento che solleva la sabbia, la luna, l'ombra di una colonna, lo sciabordio dell'onda...), mi faceva da specchio: scorgendovi riflessi reificati dei miei pensieri, tracce del mio vissuto, sapori della mia esistenza. Ecco allora che posso affermare quanto questo mio modo di viaggiare abbia trovato il suo senso nelle trasfigurazioni cui ho dato vita: ogni "passo" ha aperto un dialogo con qualcosa e con qualcuno che, più che esistere, avrebbe saputo esistere, perché in ogni cosa -- volto, memoria, mito, bocca dialogante... -- io mi riflettevo; e credo che parecchi che mi leggeranno potrebbero riconoscere tra questi sentieri qualche propria esperienza, magari latente, silenziosa, non sempre venuta alla luce. Penso, allora, che lungo questi miei camminamenti anche gli sbalzi di stile, le impennate dovute alle suggestioni e le calme acque delle descrizioni, possano far parte di questo mio procedere, spesso senza essere auriga del carro della mia narrazione."
L'appuntamento con Paflasmós, viaggio nell'anima della Grecia di Cesare Padovani è sabato 12 ottobre alle 17,30 nelle Sale antiche della Biblioteca civica Gambalunga, dove oltre all'autore, saranno presenti il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, l'assessore alla Cultura Massimo Pulini ed Ennio Grassi che condurrà , la conversazione con l'autore vi sarà il contributo delle letture di Pier Paolo Paolizzi e il flauto di Giulio Pinchi.