Gaetano Marino - Adorabili tarli

2013-09-29 55

Recitazione di Gaetano Marino.

Pubblicato in data 26/apr/2013
In una spiaggia che finalmente ritorna alla normale ed educata accessibilità, in un desolato cimitero di bar, chioschi e balere, abbandonati alla furia del Maestrale, ecco una lettera in poesia alla memoria di quelle notti che nel bene e nel peggio si sono spese e sperse al Poetto di Cagliari
di e con Gaetano Marino - musiche TH26 - Corrado Altieri

CARI AMICI SE DESIDERATE SOSTENERCI ECCO I NOSTRI RIFERIMENTI
associazione culturale Aula39 -- Banco di Sardegna -- codice iban: IT80E0101543880000070339098
VE NE SAREMO ETERNAMENTE GRATI!!!

Un portone stanco
tra i suoi adorabili tarli
e le sue battaglie sfinite
dimora solitario

Doma i suoi ginocchi
rugginosi
sorpreso al gelo
sabbioso

nell’abbandonare
le trascurate sere

Ti vedo come rifugio
da sempre
di nervi e di ossa
trascorse

Proteggi In quel giardino
che sa di mare
Affollato di Tassi e Sileni

Una vela al vento
maestro
appare trascinata
nelle pieghe

come un ricordo
caduto per caso
e ricamato
di perle sbiadite

Tutto appare muto
a chi dissolve
mentre al divorato
dall’abbandono

si agitano le spoglie
vuote

Ora vedo il cielo
imbiancare
Ora vedo l’arida
erba cattiva

ma la veglia dei sordi
non vedo

Angeli dell’inferno
irrequieti
Abbandonati
nelle nostre parole

Possano loro
donare il ritorno

Ma poi... si cade
e si cade ancora

Ma poi... si cade
e si cade ancora

Free Traffic Exchange