Verranno trasportati con un convoglio dotato di un'apposita gru dalla piscina e caricati sui tir con i quali verrà effettuato il viaggio. Mamma delfina e i suoi tre figlioletti lasciano cosi' definitivamente Rimini.
I quattro delfini della specie "Tursiops truncatus" detti anche "delfino dal naso a bottiglia" sono stati sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato su disposizione del Gip di Rimini a seguito di ingadini partite dalla fine di luglio. E' il primo sequestro di delfini in Europa per questo reato.
Una conseguenza della tanto discussa chiusura del Delfinario riminese, avvenuta in seguito ad un'ispezione del Corpo forestale dello Stato giunto da Roma assieme a funzionari del ministero dell'Ambiente e medici veterinari del ministero della Salute. Un sopralluogo che aveva evidenziato diverse irregolarità rispetto alle norme per mantenere i delfini in cattività come le dimensioni ristrette della vasca, l'insufficienza di zone d'ombra e aree lontane dalla vista del pubblico. Ma non solo, è emersa l'assenza di un sistema di raffreddamento e di pulizia adeguata dell'acqua e un idoneo programma di trattamenti medico-veterinari. Come se non bastasse, sembrerebbe che i delfini venissero trattati con continue cure ormonali e tranquillanti per evitare problemi di aggressione intraspecifica, non far esprimere i comportamenti legati alla maturità sessuale e per impedire la riproduzione in consanguineità. Dopo il sequestro della procura, per i delfini è prevista una nuova vita: destinazione acquario di Genova. Appena arrivati saranno inseriti in due vasche curatoriali per un periodo di quarantena durante il quale saranno effettuati tutti i controlli necessari.