Maria Grazia Vai - S'infrange

2013-09-07 22

Recitazione di Gianluca Regondi.

di Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso
poesia tratta dalla silloge “Aldebaran“
Rupe Mutevole Edizioni (maggio 2013)
Regia e montaggio video Maria Grazia Vai

In questo colare di stanze ferite
io sono un guerriero disarmato,
che non sa dove cominci la strada
e dove finisca il contorno del mare.

c'è solo un sorriso stanco e alcune luci confuse
tra queste miniere rosse e questi rami
che sembrano parlare,
a dirmi del tuo prossimo arrivo, mentre ogni suono crolla
ed io ti sento affogare nelle parole che non t'ho detto.

e nel silenzio del mio essere sconfitto,
tra le scritte di un giorno ancora fresco
quasi fosse l’intaglio sui legni che non abbiamo detto
lì, posso ancora leggerti

in questa periferia d’autunno dove piove per tenerezza e
tu sei l’uva che invecchia i mie anni
e questo cadere di giorni scomposti
dove io sono strada che ti conduce a riva

dove inizia la luce
e t’incendia di stelle il respiro
quasi ci stessimo infrangendo in parole d’altri

in questo colare di stanze ferite, a picco
nel mare.