Recitazione di Valeria Corsi.
Come un soffio d’inverno
tra i rami
il dolore, stanotte,
non è silenzio.
Mi accarezza, senza dimenticarmi
E in quell’istante
la tua presenza
nell’assenza di te, mi siede accanto
Ti ho vista, sai?
mentre guardavi la mia vita
scorrerti dentro
come fosse il mio corpo
la corda
che ricuce il tuo cielo
al mio ventre
Inutile
chiuderti fuori dagli occhi
Sei quel lume che parla
il silenzio
oltre un buio di ciglia
e lampioni,
nei rumori di ieri
e di sempre
che di notte mi brilla la voce
in ogni angolo
di solitudine.
C’è un parlato
di passi e racconti
sui binari dei gelsi e le viole
E di fiati lontani
a bagnare le voci d’ottobre
Un lume seppiato
che ombreggia ai balconi
L' Inverno
E luna mi tocca i pensieri
ma non il viso
Le strade
siedono il vento sulle panchine,
trame di vecchie tavole
e nodi
in bianco e nero.
Fuori,
dove la neve piovuta
è rimasta sui rami d’agosto
come le mani imbiancate
- sul grembo
Mentre il tempo scompone le foglie
e i giorni
di questa vita che va di spalle
alla mia vita senza i tuoi giorni.