S’addensa nel mio intuito
la parte di te
che freme più d’ogni certezza d’essere
influendo su fragili solchi d’andare
Si assottigliano
le impronte
di quel tuo gestire moti dell’anima
invadenti e inarrestabili….
tramutati in piccole falde di vento
seriose e inanimate
Vagano su caviglie
pulsanti di sferzate d’amore
sopite d’obbligo
nel solco malinconico e sbiadito
Sfruculiano pecche imbandite
nel muro raffermo
emancipando tratti epidermici
mossi nel plagio intrigante
d’eccentriche mangrovie