Recitazione di Davide Interrante.
Tratta dalla silloge: “di quel che sapeva l’autunno”
Ricordi
quando, le mie mani
trasportavano note
e danzavano le foglie al vento
nelle primavere vissute
Quando,
accarezzavano le tue carezze
e delicate sfioravano il tuo esile profumo
che vestiva la tua nuda veste,
ricordi,
i miei baci su i tuoi baci
il mio averti col tuo avermi
nella melodia del sogno
e quel volo gabbiano del cielo
padrone del mare,
aquiloni del tempo bambino,
Ricordi
le rose che fiorivano nelle mani
del mio giardino
quelle rose
che senza spine mi ferirono
mentre sui tasti cantavo l'amore,
Sono ricordi
quelle mani e quelle rose
che ora danzano,
una melodia senza note,
regalando petali al vento
senza vento.