Scuola, ecco come le famiglie riminesi si difendono dal caro libri

2013-08-31 18

L'estate è agli sgoccioli, sta per reiniziare la scuola e sugli scaffali di cartolerie e supermercati sono già comparsi zaini, astucci e articoli scolastici. E come ogni anno, a poche settimane dall'avvio delle lezioni, vengono segnalati rincari di prezzi che non faranno certo piacere alle famiglie messe all'angolo dalla perdurante crisi economica. Il Codacons ha valutato, infatti, un aumento del corredo scolastico attorno al 3,5%, mentre per l' acquisto dei libri il costo sale del 5%. "Anche se l'aumento del 5% si riferisce non al prezzo di copertina del singolo libro ma all'aumento di spesa di una famiglia che comprende i libri obbligatori, quelli consigliati (che dovrebbero essere senza vincolo di acquisto, ma che poi facoltativi non lo sono affatto) e i vocabolari - spiega l'associazione - si tratta comunque di una variazione superiore a 3 volte quella prevista dal ministero". Secondo Codacons, il vero problema tuttavia "è il rischio stangata atteso a partire dal 1° settembre, dato che hanno pensato bene, con la legge n. 221/2012, di eliminare l'unica cosa positiva di questi ultimi anni: l'articolo 5 del decreto-legge n. 137/2008 che obbligava le scuole ad adottare solo libri per i quali gli editori si erano impegnati a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio". Le famiglie riminesi, non ci stanno, bocciano i rincari e approvano il sistema dei libri usati.

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