Gianluca Regondi - L'infinito attende il suo nulla (storia di uno scatto)

2013-08-31 22

Musica di Stefano Ottomano.

"L'attimo in cui decidiamo la vita di un' immagine, lo intuiamo ciecamente, perchè le immagini oltre ad avere un linguaggio, hanno una gestualità, un loro tempo, e il loro momento è ben preciso.
E' un gesto dell'occhio, dove l'occhio stesso vorrebbe abbracciare, esprimere, svuotarsi, dare alla realtà, altra sopportazione alla sensazione dell'infinito che proviamo.

Vi sono immagini subconscie che dialogano tra loro, e quelle stesse immagini dialogano con le immagini che percepiamo nella realtà.
Vi sono oggetti che "respirano".. che sembrano altri oggetti, si assomigliano ma sono diversi.
Le immagini hanno parole e le parole escono dal silenzio. Sono silenzi assorti che raccontano l'anima delle cose, raccontano il desiderio delle parole, le parole vorrebbero diventare musica, i versi i colori del bianco e del nero nell'inchiostro...."

(Poeti) ...Fare poesia significa sedersi accanto ai propri maestri e colloquiare con loro.
Umilmente cercare un approdo alla visione del momento e dell'attimo.
Accarezzare quel sorriso del cuore, quel tono di una parola, che può liberare altri gesti e altri viaggi.
Così, come un nonno che tiene per mano il proprio nipote, vorrei poter giocare con loro, chiedendo al loro silenzio di dipanare una storia , la storia o la favola assassina di un tempo nel quale, quasi sempre, ci accorgiamo di vivere inadatti o stranieri al tutto che invade con mille e più significati, il significato dell'anima.