Anna Alessandrino - Cento passi

2013-08-11 92

Poesia di Anna Alessandrino;
Voce di Gianni Moi;

Forse
io non sono stata mai

non sono stata.

Per troppo tempo
ha portato la bandera
il legionario delle glorie ignote
rubando demoni al deserto
e alla sabbia il pianto.

Io su una sedia vuota
ne contavo i passi.
Cento passi
all’ombra di un muro
di spine senza rose
cento passi
sulle agavi del primo fiore
cento passi
sul calendario sotto la pietra
segreta e nera.

Su una sedia vuota
io contavo i passi
soltanto cento passi
e non mettevo più l’hennè
sui miei calcagni
memoria di un’altra vita
ad essi muta.

Così mi trovò la Cantadora
madre di quelle ossa
su cento passi sparse
e nel suo grembo mi ricompose
e mi accorciò i capelli
perché liberi
fossero i capezzoli
di veder l’approdo.

Fiume che si merita il mare
mi ripresi un dolore
nascosto sotto quella pietra
segreta e nera.
Urlarono i pugni nella terra
e implorai la Madre ancora
per chiederle adesso il dove
un dove senza misericordia urlato.
Me lo svelò quel dove
quel nord
proprio in quelle mie mani colme
nascosto.

Piano
tornai a respirare piano

il tempo.

Forse io non sono stata mai

non sono stata

come io
da allora fui.