Video: Rimini, bilancio di previsione 2013: attenzione a welfare e fogne

2013-06-29 4

"Il bilancio dell'equità" così ha definito il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il bilancio di previsione del Comune approvato ieri notte, con voto favorevole della maggioranza e contraria la minoranza. Due i punti cardine o come le ha chiamate il primo cittadino "le travi" del bilancio: welfare e fogne. Un bilancio che si inserisce in una situazione italiana che il Sindaco ha definito paradossale "perché ai Comuni si toglie tutto e si chiede tutto. I riminesi pagano, i soldi vanno a Roma e la maggior parte rimane là, e noi dobbiamo dare servizi senza risorse". "Noi chiediamo più autonomia, ci sono stati operati 18 milioni di tagli da quando ci siamo insediati, e inoltre chiediamo lo sblocco del patto di stabilità, che sta diventando veramente un capestro per le nostre imprese" gli ha fatto eco Gianluca Brasini, assessore alle Risorse finanziarie del Comune di Rimini.
Il Sindaco ha voluto sottolineare quanto, in tre anni, il debito del Comune sia passato da 146.000 euro a 103.000 euro e l'obiettivo è quello di proseguire in questa direzione. Per far questo Gnassi ha detto che saranno usate tutte le leve possibili, sempre nel segno dell'equità. Per quanto riguarda l'Imu rimangono invariate le aliquote sia per l'abitazione principale, sia per quella secondaria. Vengono inoltre confermate le agevolazioni presenti nel 2012 e introdotte di nuove per le abitazioni a canone concordato e i capannoni. Per quanto riguarda l'addizionale Irpef è prevista l'esenzione per 29mila riminesi, principalmente pensionati e impiegati, che dichiarano un reddito inferiore ai 15mila euro. Confermata anche l'imposta di soggiorno introdotta, come ha ricordato il Sindaco, per mantenere alti investimenti e servizi. Il Comune ha deciso inoltre di non applicare la maggiorazione dello 0,10 euro alla Tares.
Un senso di marcia, quello intrapreso dal Comune, che punta a migliorare sempre più il welfare nel suo complesso di servizi e a porre rimedio alla "questione fogne". Per il welfare andrà il 41% del bilancio, in particolare, per quanto riguarda la scuola, è previsto un investimento di circa 12 milioni di euro, tra servizi e lavori strutturali.
E per quanto riguarda le opere pubbliche spiccano non solo le messe in sicurezza degli edifici scolastici e la costruzione delle nuove aule in zona Primo Maggio, ma anche le due attese rotatorie sulla Statale 16 e 72, e l'impianto pubblico "Acquarena", ovvero un nuovo volto per la piscina pubblica.
La prima parte del bilancio di ieri è stata dedicata al nubifragio di lunedì scorso e alla sua gestione, preceduta da un minuto di silenzio dedicato all'anziana deceduta a causa della calamità naturale. "A Roma abbiamo chiesto lo stato d'emergenza per calamità naturale. Adesso con lo stato di emergenza e calamità naturale che la Regione ha chiesto al Governo, seguiremo e incalzeremo Roma perché questo venga riconosciuto" ha detto Gnassi. L'altra "trave" del bilancio, oltre al welfare, sono le fogne. "Ci sono 47 milioni di lavori già aperti per un processo, per rifare le fogne, dove bisogna parlar chiaro, quello che hai fatto in 60 anni devi farlo in 2,3 o 5 anni, abbiamo iniziato. Non ci si mette a posto la coscienza a posto dicendo la colpa è tua, la colpa è di quell'altro" ha continuato Gnassi "Iniziamo il percorso di una città sostenibile, questo bilancio sulla spesa corrente che avviene in questo momento drammatico guarda alle famiglie con l'assistenza ai lavoratori e guarda al fatto che Rimini fa scelte coraggiose, verso una nuova direzione di marcia, una città con meno cemento".